13 ottobre 2008

Lingua loro (7): "disponibile"

I due lettori di Apollonio (in breve fuga da Citera) l'avranno già notato. La gente di mondo non dice più “Vorrei essere eletto alla carica di...”, “Mi candido alla carica di...”. Dice: “Sono disponibile a coprire la carica di...” o ancora “Mi metto a disposizione per la carica di...”. Hanno cominciato politici e sindacalisti. Tra i professori d'università (un tempo razza eletta di snob, oggi tristemente al traino) è tutto un fiorire di disponibilità, adesso. Ne sortisce però un piccolo problema di coerenza. Quando ci si candidava per una carica e si voleva coprirla, si chiedeva voto e sostegno. Oggi, che si è soltanto “disponibili”, quale sarà l'espressione più adeguata per sollecitare un voto? Memore del personaggio di un film di Federico Fellini, Apollonio ha un suggerimento per chi è “disponibile”: si rivolga al suo potenziale elettore con un appropriato “Gradisca”.

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